Lo zimberno di Michele Laluce, rigorasamente ottenuto dalla vinificazione in purezza di uve Aglianico del Vulture, rappresenta un'altro tassello alla grande piramide della qualità costruità negli ultimi anni in Basilicata.
Lo Zimberno colpisce in modo positivo fin dall'apertura grazie a una fragranza perfettamente rintracciabile e delicata di noce tostata, nocciola, terra umida e frutta secca.
Questo per dire che Laluce presenta(o almeno ha l'intezione), un prodotto poco scontato e leggermente diverso rispetto i cugini del Vulture.
In genere quest'ultimi, si caratterizzano per l' ampio bouquet fatto di frutti rossi, grande corposita e tannino quasi sempre ben accentuato.
Vinificato per il 30% in acciaio e il 70% in legno è un vino che vuole puntare all'elelganza e all' equilibrio attraverso un discreto utilizzo del legno.
Il Vulture è però un territorio di estrazione vulcanica , in cui l'acidità e da sempre una variabile fondamentale difficile da gestire: è qui che si riscontra qualche piccola imperfezione!
Dopo che il vino sia stato ossigenato al punto giusto, quindi ormai pronto alla beva, s'inizia ad avvertire qualche piccolo squilibrio dovuta ad un acidità non del tutto controllata.
In Conclusione questo prodotto che punta alla grande eleganza tipica degli anni 90, un po a contrastare le tendenze moderne, necessita di tempo per perfezionare la sua personalità e il suo equilibrio, anche se la direzione è da ritenere sicuramente giusta.
Rilevante il prezzo che si aggira intorno i 12 euro in enoteca.
Rilevante il prezzo che si aggira intorno i 12 euro in enoteca.

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