A mio parere siamo di fronte a una delle migliori bottiglie in commercio per Q/P, parliamo di 10/12 euro in enoteca.
Ma chi sono i produttori del barbaresco?,,, c'è lo spiega molto bene il Blogger SimoDivino:
"La
storia ci porta indietro nel tempo, fino al 1894, anno di nascita del
Barbaresco, quando Domizio Cavazza, creò le "Cantine Sociali di
Barbaresco" per la "produzione di vini di
lusso e da pasto" (e già questa definizione la dice lunga), riunendo
attorno a sé nove tra
agricoltori e produttori, che iniziarono a vinificare e denominare il
vino con il
nome del paese stesso. Chiusa in epoca fascista, bisognerà attendere il
1958, quando l'allora parroco di Barbaresco, Don Fiorino, rifacendosi a
quella
tradizione, riunì diciannove agricoltori e fondò la "Produttori del
Barbaresco", che oggi può vantare numeri importanti grazie ad oltre 50
soci conferitori e 500.000 bottiglie prodotte. Aldo Vacca é il grande
capo di questa cooperativa, che propone un Barbaresco base di buona
qualità, oltre a valorizzare gli appezzamenti migliori attraverso la
produzione di ben nove cru. C'è quindi la giusta attenzione e complicità
tra i soci, che conferiscono tutte le loro uve alla cantina sociale,
che stabilisce regole precise anche in merito ai prodotti da utilizzare
per i trattamenti in vigna"
Come è facilmente deducibile il nebbiolo in esame è il vino base dell'onima cantina di cui i cru più importanti e apprezzabili fanno riferimento al barbaresco.
Poche parole....... colore rosso granato dai riflessi arancio e dal bouquet inconfondibile di frutta rossa come ciliege,fragole e frutti di bosco il tutto racchiuso in un equilibrio formidabile tra tannini, acidità e integrità del frutto.
E' il classico nebbiolo che ti aspetti e questo è uno dei motivi che lo rende difficilmente intercambiabile a quel prezzo.
Mi viene semplicemente da dire: provatelo e poi ne parliamo.